9 semplici passaggi per curare la vetrina online della tua azienda sanitaria
di MARCO ZAMMARCHI – CEO di LUMA Marketing & Healthcare
Con oltre il 92% delle ricerche, Google è il motore di ricerca più usato al mondo.
Inoltre, la maggioranza delle ricerche viene fatta da smartphone.
Negli ultimi anni Google ha creato un tool gratuito, Google My Business, studiato per i business locali e che trova una delle sue migliori applicazioni proprio in ambito healthcare.
In Italia vengono fatte ogni anno circa 4 miliardi di ricerche web, su temi riguardanti la salute. Il 55% delle ricerche è su argomenti come patologie, sintomi e cure, mentre il 25% è legato a richieste di informazioni su servizi e strutture sanitarie (fonte: Bain e Google). Secondo una ricerca Censis e Assosalute sono più di 15 milioni gli italiani che hanno fatto una ricerca su Google legata ai loro disturbi.
Creare e gestire bene la tua pagina di Google My Business può aiutare queste persone a farti trovare e a creare un “link” di fiducia nei confronti della tua struttura.
Inoltre, sempre a livello locale, la vetrina di Google My Business compare in prima pagina e subito dopo i primi 3 risultati che sono a pagamento.
E se fai una ricerca da smartphone le cose migliorano ancora di più, perché la vetrina Google My Business viene messa ancor più in evidenza!
La tua vetrina Google My Business diventa una preziosa alleata del tuo sito internet, per farti trovare dai pazienti al momento giusto.
Quindi se ancora non stai prestando la dovuta attenzione a questo aspetto della vita online della tua struttura sanitaria, è arrivato il momento di farlo perché se non sei tu a gestire in prima persona l’account, potrebbe essere stato creato da un paziente e lasciato in balia degli eventi senza che tu lo sappia.
Ma non ti preoccupare, abbiamo pensato a questa mini guida in 9 STEP proprio per te.
1. Riscatta o crea il tuo account
Come ti dicevamo, se non lo hai già fatto tu è possibile che l’account sia stato creato da un utente.
Hai bisogno di verificarlo: fai una ricerca col nome della tua struttura e controlla i risultati.
Se dovesse già esistere, non preoccuparti: puoi riscattare l’account.
Ti basta cliccare su “sei il proprietario di questa attività?”
Ti verrà inviata una lettera all’indirizzo con un codice di verifica.
Invece, per creare un account da zero il modo più semplice per farlo è seguire la procedura guidata che Google ti lascia a disposizione cliccando su questo link: https://business.google.com/create
2. Pertinenza, Distanza, Autorevolezza: i tre fattori che influiscono sulla SEO
Quali sono i fattori che influiscono su Google quando deve scegliere cosa mostrare agli utenti che effettuano la ricerca?
Devi sapere che Google classifica la tua Vetrina Google My Business in base a 3 fattori che sono:
- Pertinenza: quanto la chiave di ricerca è pertinente con quella che è la nostra descrizione, il nostro nome, i nostri servizi? Come vedremo in seguito, per questo è importante inserire parole chiave all’interno della descrizioni.
- Distanza: Tiene presente della distanza tra il luogo impostato come sede dell’attività e la posizione di chi sta facendo la ricerca. Più si è vicini, più si sale nella classifica.
- Autorevolezza: Google considera alcuni fattori come il numero di recensioni della scheda, la media delle recensioni, se la scheda è o non è compilata correttamente.
Ma come completare correttamente la scheda di Google My Business?
3. Caratteristiche
Una volta creato l’account ci viene chiesto in che categoria ricade il business.
Nel momento della creazione te ne chiede solo una ma poi è possibile aggiungerne anche altre.
Il nostro consiglio è di non specificarne più di 2-3 per non rendere più difficoltoso a Google far capire di cosa stiamo parlando.
Consiglio: come vedi, già dalla prima registrazione Google ci fa molte domande. Il nostro consiglio è quello di rispondere a tutte quelle possibili come anche quella di specificare gli orari di apertura.
Google, al pari degli altri social network, vuole offrire un’esperienza utente positiva e quindi tende a penalizzare le attività che offrono informazioni non corrette o incomplete.
[PIC 1 – Caratteristiche]
4. Servizi
A differenza delle categorie, nella sezione dei servizi è utile inserire tutti i servizi che la tua struttura sanitaria offre ai pazienti.
Non è detto che tu riesca a trovarli tutti ma non è un problema. Google aggiorna continuamente Google My Business ed è quindi opportuno controllare con regolarità.
Questo perché, anche nell’ottica di Google, i pazienti hanno bisogno di sapere quali servizi offre la tua struttura medica per essere sicuri di fare una scelta ponderata.
Attenzione: avere una lista completa è un bene ma usare termini troppo complicati può confondere i pazienti.
È necessario un giusto equilibrio.
[PIC 2 – Servizi]
5. Attributi
Gli attributi sono delle informazioni aggiuntive che aiutano a chiarire meglio a Google (e ai nostri pazienti) la presenza o meno di “mini servizi” che possono migliorare – anche notevolmente – la loro permanenza nella struttura sanitaria e quindi la loro esperienza al suo interno.
Gli attributi possono essere:
- Attributi di sicurezza (mascherina obbligatoria, disinfezione);
- Servizi (Wi-fi);
- Accessibilità (Accessibile in sedia a rotelle, accessibile ai disabili);
- Accoglienza (Customer Care Online, Prenotazioni Online, );
Negli attributi è importante compilare tutte quelle informazioni aggiuntive che possono tornare utili agli utenti che scelgono di intraprendere un percorso di cura nella tua struttura sanitaria.
[PIC 3 – orari e appuntamenti ]
6. Foto
Le foto iniziano ad avere grande importanza anche per Google: sono una risorsa per i propri utenti quindi è normale che rivestano anche un ruolo importante nella SEO.
Secondo le ultime dichiarazioni dei dirigenti Google, le foto cresceranno di importanza tanto da iniziare a comparire nelle ricerche sempre più spesso.
Vista l’importanza che le persone e Google attribuiscono alle foto, perché perdere questa occasione?
È importante aggiungere foto degli esterni e degli interni della tua struttura sanitaria e mostrare i tuoi servizi.
Ma non solo le foto: è possibile aggiungere Video, foto a 360 gradi e addirittura Tour virtuali della struttura.
Consiglio: scegli una foto che rappresenta bene la tua azienda come foto di copertina.
[PIC 4 – Foto caricate proprietario e visualizzazioni]
[PIC 7 – foto 360]
7. Post-blog
Da qualche tempo, Google dà la possibilità di scrivere dei brevi post in cui si trattano notizie “contingenti”, cioè quelle notizie che mirano a dare del valore nel breve periodo e non rappresentano un asset sul lungo periodo.
Infatti gli stessi post che vengono caricati sulla vetrina hanno una scadenza.
Ma allora perché farli?
Perché Google dà maggiore visibilità non solo a chi cura meglio la propria vetrina ma anche a chi sviluppa contenuti che possono interessare ai propri clienti.
[PIC 10 – POST aggiornamenti Covid]
8. Statistiche
Google è famoso non solo per essere il più usato motore di ricerca, ma anche per fornire il più diffuso strumento di “analytics” sul mercato: Google Analytics.
Un’azienda che basa così tanto il proprio business sull’importanza dell’analisi dei dati poteva fornire uno strumento senza questa opzione?
No… ecco perché Google My Business offre la possibilità di controllare numerose statistiche tra cui:
Quante persone hanno cliccato per chiamare direttamente l’attività
Quante persone hanno cliccato sulla mappa per avere istruzioni
Quanti messaggi ricevuti
Quante persone hanno guardato il profilo
Quante di queste erano ricorrenti
Tramite quali parole ti stanno cercando i tuoi clienti
Sono tutte informazioni utilissime e che si possono integrare con le altre che derivano dall’analytics installato sul tuo sito.
[PIC 11 – statistiche]
[PIC 12 – statistiche chiamate]
[PIC 13 – statistiche indicazioni]
[PIC 15 – statistiche]
[PIC 16 – statistiche indicazioni stradali]
9. Commenti e FAQ
Google permette agli utenti di farti domande a cui tu puoi rispondere.
Anche se può essere stressante stare dietro le domande, soprattutto se se ne ricevono molte, è fondamentale rispondere a tutti per creare un legame col paziente.
Inoltre, Google consente alle persone di recensire la tua struttura.
Anche in questo caso è una buona pratica rispondere a ogni singolo commento, soprattutto a quelli negativi.
Alcuni consigli quando si risponde ai commenti negativi (che sono i più importanti):
Rispondi in tempi brevi, non più di 24 ore.
Non scrivere monologhi lunghissimi. La risposta deve essere breve.
Non perdere il controllo
Scusati, anche se è palese che il problema non è tuo
Offriti per risolvere il suo problema, invitandolo a tornare la prossima volta
Potresti pensare che non valga la pena di impegnarsi così tanto per un singolo utente che si lamenta – magari in modo arrogante e ingiustificato – della tua struttura o dei tuoi servizi…
La realtà è che tu non stai rispondendo a lui ma alle migliaia di persone che in futuro leggeranno i commenti della tua vetrina.
Le persone cercano le recensioni negative per capire se determinati problemi sono ricorrenti o occasionali… Una risposta disciplinata può togliere loro questo dubbio.
LEGGI ANCHE
Avere un sito internet chiaro e performante oggi è fondamentale, specialmente in Sanità