Ti piacerebbe che il tuo ospedale ricevesse più prenotazioni online tramite il sito?
Oggi, troppi siti web di strutture ospedaliere e cliniche private sono rimasti indietro in termini di ottimizzazione e di design.
- Ottimizzazione nel senso del miglioramento delle performance del sito (SEO, UX, UI, contenuti e keywords) e il fatto di sapersi adattare ai differenti formati e layout (quindi essere responsive).
- Design non inteso come “grafica” ma come design dei flussi, dell’ architettura e dei percorsi degli utenti.
Eppure, entrambi questi requisiti sono fondamentali affinché la navigazione risulti chiara dal punto di vista informativo ed intuitiva per l’utente medio.
Chi è e cosa cerca l’utente medio che naviga il sito internet di una struttura sanitaria?
L’utente medio è colui che molto probabilmente vuole prenotare una prestazione o semplicemente raccogliere informazioni sulla struttura sanitaria prima di contattarla direttamente. E’ un utente potenzialmente interessato a dati sulle attività o addirittura sulla storia e la natura della struttura stessa.
Mi spiego meglio: un utente che naviga il sito internet di una struttura sanitaria potrebbe voler cercare due tipi di informazioni, quelle relative all’azienda (storia della struttura, anno di fondazione, il board, il fatturato, il numero dei posti letto e delle sale chirurgiche, il numero dei medici) o quelle relative ai servizi che eroga (diagnostica, analisi di laboratorio, prezzi, terapie, percorsi di recupero etc.).
In questo caso, capire come si muove e a quali informazioni da la priorità (Cerca prima i prezzi dei pacchetti tipo check-up o la distanza dalla propria abitazione e se c’è un parcheggio nelle vicinanze? Cerca un medico in particolare o gli interessa il primo appuntamento disponibile? ) ci aiuta a capire anche come dobbiamo strutturare i contenuti di un sito.
Ma come facciamo a raccogliere queste informazioni sui comportamenti online’?
Bisogna analizzare le statistiche attraverso strumenti come Google Analytics che restituisce informazioni sul traffico nelle pagine e sulle azioni effettuate al loro interno. Per esempio: le pagine più cliccate, le parole più ricercate, i medici più ricercati, le prestazioni più cliccate.
Inoltre, si possono fare analisi più tecniche come mappare e studiare i movimenti degli utenti usando siti web come HotJar.
Come utilizzare i dati sul comportamento degli utenti?
Come anticipato, poter analizzare i movimenti che avvengono nelle pagine di un sito ci permette di ottimizzare il sito stesso e di modificare la sua struttura (o il suo Design) in modo tale da renderlo ancora più fruibile e di facile navigazione.
Facciamo un esempio prendendo un caso studio senza riportare il nome della struttura.
Dai dati analizzati, relativi al sito internet di una casa di cura, abbiamo visto che l’utente cerca per prima cosa la prestazione e il medico piuttosto che le informazioni relative alla struttura stessa o le informazioni relative a pacchetti promozionali.
Quindi, un sito con una alberatura che tenga conto di questi dati dovrebbe mettere al primo posto e in bella vista titoli sul menu principale come: “I nostri medici”, “I nostri dottori”, “I nostri specialisti”, “Dottori”, “Medici”, “il nostro staff” e ancora, per quello che riguarda le prestazioni, dipendentemente dalla grandezza della struttura, sarebbe opportuno che siano messe in evidenza e chiaramente esposte le specialità che offre l’organizzazione.
Abbiamo anche notato che per quanto riguarda la prenotazione online che creare un bottone vero e proprio per la prenotazione e metterlo in bella vista funziona di più che averlo come testo nel menu. Abbiamo notato che scrivere “Prenota Ora” funziona meglio che scrivere “Servizi online” o “Servizi digitali”, oppure “Prenotazione” “Prenotazioni” o “Prenotazione online”. Vedi i due esempi qui sotto (fig 1 e 2)
Ancora più utili possono rivelarsi i “floating widgets”, che tradotto letteralmente significa “pulsanti galleggianti”, bottoni in sovraimpressione che rimangono al di sopra della pagina mentre la stiamo scorrendo verso il basso.
Sarebbe ideale ripetere questa CTA (Call to Action), ossia un invito all’ azione, più volte all’interno del sito e nello specifico in alto a destra come bottone, e al centro della pagina, e ripetuto più volte nelle aree della pagina dove sono presenti informazioni importanti come le prestazioni o i medici che le erogano.
Curare la sezione dei medici con foto e curriculum è un vantaggio competitivo
I pazienti sono più invogliati a prenotare quando il medico presenta la propria fotografia e sono in grado di informarsi rispetto all’ esperienza del medico: quindi è importante riportare un cv, una breve biografia, pubblicazioni e perché no aggiungere anche le lingue estere correntemente parlate o menzionate nel curriculum.
Per esempio: il fatto di esporre le lingue straniere parlate dal medico potrebbe diventare una discriminante positiva per far prenotare stranieri che magari si sentono inibiti dalla lingua italiana specialmente nel contesto sanitario e rispetto a temi molto delicati.
Insomma, quelli che potrebbero essere intesi a prima vista come cambiamenti banali sono invece da intendersi come azioni tattiche e ottimizzazioni per migliorare la CRO (Conversion Rate Optimization) ossia il tasso di conversione, che in questo caso riguarda il numero delle prenotazioni online.
I vantaggi di un servizio di prenotazione online dal sito
In ultimo è importante chiarire una differenza fondamentale. Abbiamo detto che molti siti web di strutture sanitarie sono rimasti indietro o non hanno intrapreso quel percorso di ottimizzazione con una logica di digital transformation e quindi troviamo ancora siti web dove al pulsante o alla scritta “Prenotazione online” non corrisponde una prenotazione vera e propria ma una “richiesta di prenotazione”.
Quale è la differenza?
Spingendo un pulsante “prenota ora”, tecnicamente ci si aspetta di prenotare una visita, e così dovrebbe essere. Se però legato a quel pulsante non c’è un “modulo di prenotazione” integrato, effettivamente si procede semplicemente con una “richiesta di prenotazione” online che chiederà all’utente di inserire i propri dati per poi essere ricontattato dalla struttura tramite una tradizionale telefonata da parte di un operatore.
Mentre la vera “prenotazione online” permette all’utente di prenotare effettivamente una visita sulle agende dei medici, di scegliere giorno e ora in base alle disponibilità rese evidenti in una finestra dedicata. A prenotazione avvenuta inoltre, il paziente riceve in automatico una conferma (tramite SMS o email) con tutti dati relativi alla propria prenotazione, un codice QR ed eventuale informativa per la preparazione all’esame o alla vista che dovrà effettuare.