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Un traguardo importante all’insegna di #integrazione, #multiprofessionalità e #interoperabilità

Il Go live avvenuto in Clinica San Martino a Malgrate (LC) rappresenta a tutti gli effetti un POC (Proof of concept) di prima gestione completa del paziente nel blocco operatorio tramite H2O Cartella Clinica.

Infermieri, anestesista e medico chirurgo hanno gestito in modo integrato tutte le fasi del percorso intraoperatrio del paziente attraverso l’utilizzo dei documenti dinamici (Dynamic document) di cartella e la condivisione delle informazioni del paziente in ottica di multiprofessionalità e sicurezza.

In particolare, sono state gestite in modo integrato le seguenti fasi del percorso:

  • ingresso nel blocco operatorio;
  • fase di area integrata – preparazione (con l’utilizzo esclusivo, da parte di infermieri e anestesista, del tablet per la gestione delle interfacce di Cartella Clinica H2O);
  • fase di intervento in sala operatoria (interfacce di Cartella Clinica H2O visualizzate su grande schermo) con inserimento dati infermieristici e anestesiologici;
  • fase di area integrata-recovery room (nuovamente utilizzo esclusivo del tablet per la gestione delle interfacce di Cartella Clinica H2O);
  • refertazione chirurgica;
  • lettera di dimissione;
  • preparazione della cartella chirurgica;
  • dimissioni dal blocco operatorio a domicilio (se CHA) o a reparto (se ricovero ordinario).

Inoltre, grazie all’applicazione dello standard di interoperabilità FHIR SDC è stato possibile mettere in pratica la 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗮𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗹𝗶𝗻𝗶𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗿𝗮 𝗽𝗶ù 𝗱𝗼𝗰𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 del processo che va dal pre-ricovero all’intervento chirurgico fino alle dimissioni dal blocco operatorio.
L’operatore visualizza nel proprio documento le informazioni rilevate precedentemente e ritenute necessarie per la propria valutazione/attività, ottenendo così un triplice beneficio in termini di consultazione, sicurezza e contestualizzazione dei dati.

Per dare un’idea immediata dei vantaggi che l’applicazione FHIR comporta, facciamo due esempi concreti.

𝗣𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗲𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼 𝗽𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗽𝗽𝗹𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲. In preoperatorio l’anestesista valuta l’operabilità classificando l’intervento secondo un determinato rischio anestesiologico: questa informazione sarà ereditata (pre-popolata) nel verbale operatorio.

𝗦𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗲𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼 𝗽𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗽𝗽𝗹𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲. In fase di area integrata-preparazione, l’infermiere e/o l’anestesista ereditano una serie di informazioni raccolte in fase di pre-ricovero che qualificano il paziente e l’intervento.

Con questa impostazione dunque, l’informazione necessaria all’operatore in un determinato step di processo è arricchita da quella dei propri colleghi che hanno valutato precedentemente il paziente.

In definitiva tramite la consultazione e la registrazione di nuovi dati all’interno della Cartella Clinica H2O, il quadro clinico del paziente è risultato essere sempre accessibile e riutilizzabile da tutti gli attori sanitari, lungo tutto il processo di valutazione e cura, per un percorso più sicuro e di qualità.



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