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La digitalizzazione dei processi sanitari rappresenta un passo fondamentale per migliorare l’efficienza e la sicurezza delle strutture sanitarie.

Uno degli strumenti chiave in questo processo di informatizzazione è rappresentato dalla firma elettronica qualificata (FEQ), che rende la Cartella Clinica Elettronica (CCE) realmente dematerializzata e conforme alle normative.

Ma analizziamo questi aspetti nello specifico.

La Cartella Clinica Elettronica: verso una gestione completamente digitale

Sappiamo quanto la Cartella Clinica Elettronica sia il cuore pulsante per la digitalizzazione dei percorsi clinici all’interno di una struttura sanitaria, in quanto raccoglie in un unico repository tutti i dati e i documenti relativi alla salute del paziente.

Ma per garantirne sicurezza e integrità è necessario adottare strumenti che ne certifichino l’autenticità, eliminando il rischio di manomissioni e migliorando l’accessibilità alle informazioni da parte del personale autorizzato.

La firma elettronica qualificata (FEQ) è l’elemento chiave per garantire tale sicurezza: i documenti clinici, i referti e le prescrizioni digitalmente firmati, infatti, hanno pieno valore legale e sono protetti da eventuali alterazioni.

Inoltre, adottando una firma elettronica qualificata è possibile eliminare completamente i supporti cartacei, contribuendo così alla piena digitalizzazione dei processi clinici.

Firma elettronica qualificata: sicurezza e conformità normativa anche con FSE 2.0

Oltre alla Cartella Clinica Elettronica, la FEQ svolge un ruolo fondamentale anche nella gestione del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, ovvero l’archivio digitale che raccoglie e conserva la storia clinica del paziente, facilitando l’accesso ai dati da parte dei professionisti sanitari e garantendo la continuità delle cure.

In questo caso l’uso della Firma Elettronica Qualificata assicura che i documenti inseriti nell’FSE 2.0 siano autentici, integri e legalmente validi, rafforzando così la sicurezza e la privacy delle informazioni sanitarie.

Questo perché la FEQ garantisce in modo univoco l’identificazione del titolare e, dal punto di vista dell’efficacia giuridica, equivale ad una firma autografa, come statuito dall’art. 25 del Regolamento eIDAS. Una volta accertata l’identità della persona, infatti, viene rilasciato un certificato di firma riconducibile esclusivamente a quell’individuo.

In ambito sanitario risulta quindi essenziale per convalidare documenti come referti medici, prescrizioni, piani terapeutici e certificati, assicurando la loro immodificabilità e riconducibilità univoca al professionista sanitario che li ha firmati.

Una sanità più sicura e digitale

L’adozione della firma elettronica qualificata rappresenta un passaggio imprescindibile per rendere la Cartella Clinica Elettronica una realtà completamente dematerializzata.

Per le strutture sanitarie che integrano la Firma Elettronica Qualificata nei propri sistemi documentali questo significa migliorare fattivamente l’efficienza dei processi, offrendo un accesso alle cure più mirato e sicuro.

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