La CCE tra i trends principali del 2019 per quanto riguarda l’innovazione digitale nella sanità pubblica e privata italiana.
La Cartella Clinica Elettronica è uno dei grandi temi che la Sanità dovrà affrontare nel 2019. La cosa non dovrebbe stupire gli addetti ai lavori: quello appena iniziato sembra essere l’anno in cui le competenze digitali faranno da ago della bilancia tra una sanità che dice di volersi innovare e una che lo fa veramente. I trends 2019 sono ben definiti e se la CCE è in pole position, subito dopo troviamo la farmacoterapia informatizzata, l’IoT (Internet of Things) e la Business Intelligence.
Solo qualche mese fa, agosto 2018, l’undicesima edizione dell’Osservatorio Innovazione digitale in sanità del Politecnico di Milano faceva il punto sullo stato dell’innovazione digitale nelle strutture sanitarie, con un’indagine sui cittadini e il loro utilizzo di app e servizi digitali legati alla Sanità.
CCE: priorità per il 72% delle strutture sanitarie
Dall’indagine dell’Osservatorio, la Cartella Clinica Elettronica si è confermata il tema principale del dibattito sulle competenze digitali, rivelandosi un obiettivo strategico delle strutture sanitarie. Per andare nello specifico dei dati rilevati: il 72% delle Direzioni sanitarie indica la CCE come priorità nel processo di innovazione tecnologica con un’attenzione particolare a determinate funzionalità come la consultazione di referti e immagini e di order management. Meno diffuse sono funzionalità avanzate come la gestione del diario medico e/o infermieristico e la farmacoterapia che, a maggior ragione, diventano strumenti strategici da potenziare per portare valore all’interno delle strutture.
Le competenze digitali occupano un posto in prima fila anche nei trends 2019 della Sanità individuati da Sergio Pillon, coordinatore nella Commissione Tecnica Paritetica del Ministero della Salute per lo sviluppo della telemedicina nazionale. In un articolo apparso su Agenda Digitale, oltre ai Big Data e alla Telemedicina, Pillon cita proprio l’innovazione digitale tra le grandi sfide del nuovo anno per le strutture sanitarie, con un occhio di riguardo all’IoT.
Se Pillon non azzarda previsioni sui progressi effettivi che la Sanità riuscirà a fare da questo punto di vista, limitandosi ad avanzare delle speranze, “Speranze che i temi caldi vengano affrontati”, per Afea il 2019 sarà un anno chiave in fatto di innovazione digitale.
L’azienda è pronta a lasciare il segno concentrando i propri investimenti in Ricerca e Sviluppo sui temi della Cartella Clinica Elettronica e del Ciclo del Farmaco: “Abbiamo grandi attese – afferma Alessandro Scassini (AD) – per questo 2019. Stiamo lavorando da quasi due anni al nostro progetto di Cartella Clinica con l’obiettivo di realizzare una soluzione con un’elevata componente di innovazione. In primavera alzeremo finalmente il sipario e presenteremo al mercato quello che abbiamo realizzato con l’orgoglio di chi è riuscito a mantenere una promessa fatta ai propri clienti, la promessa di realizzare un unico ecosistema in cui applicazioni nativamente integrate offrono alle organizzazioni sanitarie l’opportunità di armonizzare governo clinico e governo gestionale, creando valore in termini di qualità dei percorsi di cura, di misurazione della perfomance, di riduzione dei costi”.